Ho scoperto il
termine “lievitino” nel libro delle Sorelle Simili “Pane e roba
dolce”: si intende un impasto fatto con poca acqua e farina, un pizzico
di
zucchero e tutto il lievito richiesto
nella ricetta. Lo si lascia gonfiare fino al raddoppio oppure, se proprio si ha
fretta, fino a quando sono evidenti i primi segni di lievitazione.
Il lievitino serve a “svegliare” il lievito con dolcezza, in
assenza di ingredienti troppo pesanti come grassi e uova o antagonisti come il
sale, e a verificare che il lievito che state usando sia veramente attivo
(capita spesso che il lievito abbia perso di vitalità per una cattiva
conservazione vostra o del punto vendita)
Ingredienti (dose indicativa)
100 g farina
60 g acqua
¼ di cucchiaino di zucchero
tutto il lievito previsto nella ricetta
Preparazione
In una ciotola sciogliere lo zucchero nell’acqua, unire il
lievito, stemperarlo e aggiungere la farina. Lavorare lo stretto necessario ad
amalgamare gli ingredienti, coprire e lasciar riposare in ambiente tiepido
(di solito, anche in inverno, la temperatura della cucina è
sufficiente)
Se si usa il lievito di birra disidratato sciogliere lo
zucchero e il lievito nell’acqua e aspettare 5-10 minuti. Se si forma una bella
schiuma il vostro lievito è buono e potete proseguire come sopra aggiungendo la
farina, altrimenti buttate tutto e procuratevi altro lievito. Il lievito disidratato è molto delicato, può
perdere di efficacia prima della data di scadenza (quindi non fidatevi di chi
vi dice di unirlo a secco alla farina!).
Quando la vostra pallina di impasto sarà circa raddoppiata
il lievitino è pronto. Se dopo mezzora di attesa non fosse successo nulla
buttate tutto e cercate lievito nuovo.